Bacini galleggianti alla fine del 19. secolo

La raccolta di disegni provenienti dal fondo della RSSN comprende una interessante serie di tavole nelle quali sono rappresentati bacini galleggianti, barche porta per bacini in muratura, macchinari e sistemi per la movimentazione dell’acqua di riempimento ed esaurimento.

Bacini galleggianti operativi presso l’Arsenale Militare di Spezia   

Quattro tavole riguardano i disegni strutturali di bacini galleggianti in ferro destinati all’Arsenale di Spezia nel momento di ampliamento di questa struttura navale. Le tavole riportano date dal 1885 al 1899 ma non vi compaiono i nomi e le firme dei progettisti ingegneri incaricati e dei direttori del Genio Navale.

Si tratta di impianti destinati al sollevamento e messa a secco di piccole unità navali (torpediniere e cacciatorpediniere).

Due tavole sono relative ad un bacino per cacciatorpediniere, mentre altre due tavole sono relativa a due diversi bacini (di dimensioni minori) per torpediniere.

Tutti i bacini hanno forma tradizionale, con pianta rettangolare e sezione trasversale ad U, con platea del fondo e sponde laterali.

 

Bacino galleggiante di ferro omogeneo per cacciatorpediniere   

Le sue caratteristiche principali sono:

  •       altezza dalla linea del fondo alla faccia superiore della passerella sulle sponde    6,350 m

  •       lunghezza della platea   59,200 m 

  •       larghezza massima fuori fasciame delle sponde laterali   13,000 m.

Il cielo del doppio fondo è leggermente inclinato dalla mezzeria verso murata (altezza del doppio fondo al centro 1,660 m, altezza a murata 1,590 m).

Le sponde laterali hanno murata esterna verticale e murata interna inclinata.

L’immersione del bacino scarico è 0.870 m, cui corrisponde un dislocamento di 680 tonnellate. La potenza di dislocamento (massima) è 1.130 tonnellate.

A titolo di esempio, per le sue dimensioni il bacino era idoneo a sollevare il cacciatorpediniere Bersagliere, costruito nel 1907 dal cantiere Ansaldo, Amstrong & C. a Genova Sestri, le cui dimensioni (indicate nel disegno presente nel repository di Duilioship) erano lunghezza massima 65,07 m, larghezza massima 6,109, dislocamento massimo 300 t

Bacino in ferro cacciatorpediniere

Sezione trasversale di un bacino in ferro per cacciatorpediniere

 

La platea del bacino (doppio fondo) è suddivisa trasversalmente in quattro compartimenti stagni che vengono allagati per affondare il bacino e dai quali l’acqua può essere pompata fuori mediante una pompa centrifuga sistemata in un compartimento stagno di una sponda laterale. 

La pompa è azionata mediante vapore prodotto da una caldaia sistemata sulla passerella di una delle due sponde del bacino.

Dettaglio bacino

Vista e sezione longitudinale del bacino in corrispondenza della caldaia

 

Sui due disegni delle strutture del bacino sono indicati numerosi dettagli di allestimento:

  •      Sfoghi d’aria.

  •      Porte di accesso alle gallerie, al doppio fondo, al locale centrifughe.

  •      Porta d’accesso al deposito d’acqua dolce.

  •      Bitte, scale, gallocce, golfari, passacavi.

  •      Saracinesche di allagamento del doppio fondo e delle gallerie, ed il collettore di esaurimento del doppio fondo.

Un diagramma con la scala di solidità consente di determinare il galleggiamento del bacino con la nave sollevata.

 

Bacini galleggianti d’acciaio per torpediniere

Questi bacini sono di dimensioni ridotte essendo destinati a mettere a secco navi torpediniere.

Per il primo bacino le dimensioni indicate sul disegno sono:

  •      Lunghezza fuori tutto    32,000 m

  •      Larghezza massima fuori fasciame    9,658 m

  •      Altezza da sotto fasciame del fondo a sopra fasciame delle passerelle    4,121 m

  •      Altezza del doppio fondo    1,300 m

  •      Immersione del bacino scarico   0,459 m

  •      Dislocamento corrispondente  145,000 t

Il doppio fondo è suddiviso in due sole casse, con paratia stagna centrale.

Sul disegno sono rappresentate le strutture del bacino (ossature trasversali a telaio, fasciami fianchi e doppio fondo) oltre a dettagli di allestimento del bacino: tubolature per l’esaurimento del bacino, valvole di allagamento del bacino, valvole per l’allagamento e il prosciugamento delle gallerie laterali.

Su una passerella è installata una calderina per la produzione del vapore per azionare una pompa centrifuga per movimentazione dell’acqua.

Bacino acciaio

Sezione trasversale di bacino galleggiante per torpediniere

 

Un secondo disegno riporta un bacino galleggiante di dimensioni inferiori al precedente.

Le dimensioni principali di questo bacino sono:

  •      Lunghezza fuori fasciame                                                     18,216 m

  •      Larghezza                                                                              7,510 m

  •      Immersione con un carico dal ……                                        0,950 m

  •      Altezza totale del bacino dal di sotto del……                       3,809 m

  •      Dislocamento                                                                       132,420 t 

Il peso massimo che è previsto sollevare è di 30 t.

In questo caso sul disegno compaiono timbri, le date e relative firme come segue:

Timbro ovale Ministero della Marina – Comitato pei disegni delle navi. Disegno N* 2759
L’Ingegnere incaricato (firma illeggibile)
Roma Marzo 1885, Il Direttore del Genio Navale C. Vigna (?), Approvato in seduta del 20 Marzo ?, Il Presidente f.f. (firma illeggibile)
 

Sezione trasversale bacino galleggiante

Sezione trasversale di un bacino galleggiante per torpediniere

 

Questo disegno presenta la particolarità di rappresentare la sagoma di una torpediniera che in una vista longitudinale sporge dalla platea del bacino sia per parte della prora sia per parte della poppa 

In una tabella vengono indicate le relazioni tra il peso sollevato e la massima altezza a cui può essere posto con sicurezza il suo centro di gravità, a partire dalla coperta del fasciame. Si va da un peso sollevato di 60,000 t con una altezza del suo centro di gravità di 1,50 m dalla coperta del bacino, ad un peso sollevato di 30,000 t con una altezza massima di 3,36 m.

 

Genoa outrigger dock

Una particolare tipologia di bacini galleggianti è costituita da bacini con una sola sponda laterale, inventati e realizzati da Clark & Stanfield nel XIX secolo in America. Per dare stabilità al bacino durante le fasi di immersione e di emersione, il bacino ha la necessità di una spinta attraverso pontoni esterni, collegati alla struttura del bacino mediante telai di connessione. Il vantaggio di questi tipi di bacino è quello di una struttura più ridotta, oltre a consentire alla nave di accedere al bacino trasversalmente.

Il bacino può poi essere accostato lateralmente ad un piazzale attrezzato per le operazioni di riparazione/pulizia della carena della nave soggetta ai lavori.

Su un disegno inglese disponibile nel repository di Duilioship è rappresentato il general arrangement di un Genoa outrigger dock.

Genoa outrigged dock

Genoa outrigger dock – General arrangement

 

Le dimensioni del bacino sono:

  •      Lunghezza platea comprese le piattaforme di estremità (285’ 4 3/8”) 86,979 m

  •      Lunghezza platea (256’ 7 1/2”) 78,219 m

  •      Lunghezza sponda (206’ 7 1/2”) 62,978 m

  •      Larghezza massima platea (63’ 4 1/2”) 19,316 m

  •      Larghezza utile platea (55’ 5”) 17,891 m

Per garantire la stabilità del bacino vi sono 2 cassoni outrigger grandi e 5 cassoni outrigger piccoli.

Ultimo aggiornamento 1 Dicembre 2023